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André Rieu: il “Re del Valzer” trionfa al Forum di Assago

di Sara Esposito

“Il valzer è il mio modo per esprimere positività e portare allegria al mondo” questo il motto per antonomasia del Direttore d’Orchestra Superstar.
Per la prima volta a Milano, André Rieu ha incantato il pubblico del Forum di Assago, gremito fino all’ultimo posto per un evento già sold out da settimane.
Il violinista e direttore d’orchestra di fama mondiale ha portato in Italia il suo spettacolare tour, iniziato lo scorso marzo e capace di attraversare quattro continenti, confermandosi una delle più grandi icone della musica classica e crossover.

Rieu, originario dei Paesi Bassi, è un artista che trascende i confini del suo genere. Con oltre 40 milioni di album venduti, 3 miliardi di visualizzazioni su YouTube e milioni di fan sui social media, il suo carisma è paragonabile a quello di una rockstar. Non a caso, il Washington Post lo ha definito dotato di “un carisma alla Elvis”, mentre il New York Post lo celebra come “una superstar gigantesca”. Con 500 dischi di platino, 270 dischi d’oro e numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui tre Classic Brit Awards consecutivi come “Album of the Year” dal 2011 al 2013, André Rieu detiene il record assoluto di incassi per un artista di musica classica nella storia di Billboard.

Sul palco, Rieu ha diretto la sua celebre Johann Strauss Orchestra – la più grande orchestra privata al mondo con i suoi 60 musicisti – accompagnata da un coro e talentuosi solisti, regalando al pubblico un repertorio che spazia dai grandi capolavori classici ai valzer più celebri, passando per brani pop, colonne sonore e melodie d’opera. Tra i pezzi eseguiti, alcuni dei più amati dal pubblico: The Lonely Shepherd dalla colonna sonora di Kill Bill, il travolgente Bolero di Ravel e il famosissimo Second Waltz di Shostakovich, che gli ha valso il titolo di “Re del Valzer Moderno”.

L’esibizione meneghina ha visto voci soliste, coristi e l’orchestra, tutti grandi professionisti dal talento impareggiabile “scelti con il cuore” a detta del Maestro, cimentarsi in capolavori classici mixati a celebri valzer, arie d’opera popolari e colonne sonore famosissime, coinvolgendo il pubblico in danze spontanee assolutamente caldeggiate dal Maestro, standing ovations e cori degni di una rock band a tutti gli effetti che hanno accompagnato, all’interno del repertorio, la potenza di un Nessun dorma,  lo struggimento dell’ouverture de Il Gladiatore, il pop di Voilà cantata dalla notissima e giovanissima Emma Kok, l’eterno Danubio Blu ispirata dal genio di Johann Strauss, che Rieu definisce “un artista e imprenditore straordinario”. Ma non sono mancate incursioni nel pop con Can’t Help Falling in Love di Elvis Presley, senza dimenticare omaggi alla tradizione italiana con Nel blu dipinto di blu di Domenico Modugno e la vivace Marina, Marina per chiudere in bellezza con I Will survive e Life is Life con la voce tuonante e immensa di Dorona Alberti.

L’energia che André Rieu infonde nei suoi spettacoli è unica e contagiosa. Ogni concerto è un’esperienza multisensoriale, una celebrazione della musica che combina luci spettacolari, scenografie curate nei minimi dettagli, schermi giganti e costumi sontuosi. Momenti emozionanti come l’ingresso dell’orchestra attraverso il pubblico sulle note de Il Gladiatore creano un legame indimenticabile tra artista e spettatori, accomunati dall’amore per la musica e dalla magia di una serata fuori dall’ordinario.

“Le emozioni sono il fattore chiave. – dice André – Quando un brano mi arriva al cuore, so che farà breccia anche nel vostro cuore. Non vedo l’ora di iniziare il tour e di suonare per la prima volta a Milano, ho aspettato tanto questo momento e so che anche il pubblico italiano lo ha desiderato a lungo, mi aspetto di vedervi tutti ballare e cantare al concerto”.

Il pubblico italiano, entusiasta e caloroso, ha accolto con gioia questa unica data milanese, organizzata da Vigna PR e Vivo Concerti, confermando il successo mondiale di Rieu e della sua orchestra. Milano ha vissuto una serata indimenticabile, dove gioia, romanticismo e grande musica si sono intrecciati in un’esplosione di emozioni.
André Rieu si conferma un maestro nel creare spettacoli che non solo riempiono arene e palazzetti in ogni angolo del mondo, ma che toccano il cuore di milioni di persone, regalando loro momenti di pura bellezza.

“Il mio sogno era girare il mondo con una mia orchestra. – dice Rieu – Così nel 1987 ho fondato la Johann Strauss Orchestra e abbiamo cominciato a provare. Erano 14 membri ai tempi, ora sono 60, la più numerosa al mondo fra le orchestre al di fuori degli enti pubblici. Molti dei musicisti sono con me da oltre 20 anni, siamo una grande famiglia”. Il punto di svolta è nel 1995, con la sua performance alla semifinale della Coppa dei Campioni fra l’Aiax di Amsterdam e il Bayern Monaco. “Un minuto prima dell’intervallo l’Aiax segna, il che fa impazzire di gioia gli spettatori. Io suono il Second Waltz durante l’intervallo con tutto il pubblico che ondeggia e canta all’unisono. Grazie a quell’esibizione e a quel brano, quell’anno nei Paesi Bassi ho venduto più dischi di Michael Jackson”.

Il musicista vede il valzer come specchio della vita. “Ha un ruolo molto importante nella mia vita, è il mio modo per esprimere positività, per portare allegria al mondo. – afferma il Maestro – Il valzer può essere triste ma allo stesso tempo incoraggiante, quindi si tratta di individuare la parte incoraggiante, ma anche di riuscire a vedere la vita da entrambe le prospettive. Il valzer incorpora questa attitudine, è molto interessante vedere l’effetto che fa sul pubblico: sei al mio concerto e ti lasci andare. Tu ti abbandoni a me e il valzer ti afferra e allora cominci a ballare”.

Forse oltre allo show che ha incantato, divertito ed emozionato tutta la platea presente, il momento più bello sono state le parole che Rieu ha regalato al suo pubblico. «Qualunque cosa accada nelle vostre vite cercate sempre di credere nel potere della Musica. La Musica è uno dei doni più preziosi e sarà sempre con voi per aiutarvi nei momenti più difficili. È per questo che auguro a ognuno di voi una vita piena di Musica».

Finchè la Musica farà cantare e ballare generazioni A B C D Z… significa che è ancora capace di adempiere al suo “dovere” e André Rieu è stato un vero portento a mostrarcelo.
     

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