In Lombardia il 2024 ed il 2025 saranno anni determinanti per il futuro dei prestiti contro cessione del quinto (CQS); la metamorfosi del prodotto, vissuta negli ultimi anni è oramai arrivata alla su a fase risolutiva. Ed è proprio l’attesa di questa svolta che ha in parte penalizzato il comparto lo scorso anno e nel corso dei primi mesi dell’anno corrente. Nel primo semestre 2025 il credito al consumo, nel suo complesso, è cresciuto del 5,0%; un risultato positivo ma non brillante rispetto all’anno precedente, in cui il mercato ha realizzato un +6,8 rispetto al 2023 Un percorso fatto di regole , a partire dal protocollo Assofin fino agli orientamenti di Banca d’Italia e di impegno per la loro applicazione. Nel 2024 la CQS è cresciuta ma con una sostanziale stabilità del segmento pensionati e un calo del 3,2% dei dipendenti pubblici. Positivo e degno di nota invece il + 6,1% dei finanziamenti verso dipendenti privati. Tempo fa Banca d’Italia ha pubblicato gli orientamenti di Vigilanza con le indicazioni sui comportamenti e le prassi conformi alle norme che hanno ripreso in parte quanto già stabilito da alcuni player del settore nel protocollo di autoregolamentazione firmato in Assofin. Molti operatori si sono adeguati al protocollo ma non tutti. E questo ha creato distonia nel mercato. Chi ha aderito lo ha fatto con una visione strategica di lungo periodo conscio del fatto che nel breve termine avrebbe scontato uno svantaggio rispetto ai competitor non aderenti. L’attenzione al merito creditizio così come gli impatti sulle forme retributive degli agenti hanno portato inevitabilmente a una diminuzione dell’erogato. Il mercato della CQS con le nuove regole continua ad attirare l’interesse sei principali gruppi bancari che hanno annunciato iniziative in questo ambito. Nel primo semestre del 2025 la cessione del quinto ha visto volumi in calo dell’1,8% rispetto a un anno prima . I tassi di interesse restano inferiori a quello di un prestito personale e sono diminuiti del 1,20% nell’arco di un anno. Il mercato segna il passo anche a causa delle misure necessarie agli operatori per adeguarsi alle richieste del Regulator. A livello di settore serve uno sforzo ulteriore per dare alla CQS la dignità che merita: come il rapporto con la rete di vendita o al ruolo delle compagnie assicurative che devono trovare un maggiore equilibrio per essere presenti su questo mercato. Oggi il prodotto infatti inizia ad essere conosciuto anche oltre confine e potrebbe nel tempo diventare un finanziamento al credito al consumo a livello europeo .La CQS non rappresenta più una scelta residuale ma il 50% dei clienti accede al prodotto consapevolmente e lo ritiene conveniente e vantaggioso.
Scopri di più da Gazzetta della Lombardia
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.