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Diamo l’addio a Livio Macchia, il bassista dei Camaleonti, scomparso oggi, amico e grande artista per… L’Eternità

La notizia è di quelle che fanno male, soprattutto quando si perde un amico, un artista che lascia il segno, certo con ricordi belli, che entrano per sempre nella Storia della Grande Musica Italiana ma con la malinconia di un tempo e persone che non ci sono più.

Ricordi anche di città, come Milano, che sono particolarmente legate a Cultura, Arte e qualità dell’intrattenimento, quasi scomparse.

Ricordo l’ultima telefonata del mese scorso, con Livio Macchia, bassista, chitarrista, voce e mitico “baffone” dei mitici Camaleonti, il gruppo “beat” italiano degli anni 60/70, che ha portato un vento di rivoluzione nella Musica italiana del tempo, scomparso oggi, all’età di 83 anni, dopo un periodo di malattia, a Melendugno (Lecce), nella sua amata Puglia, (perchè non risiedeva più a Milano).

Affezionata sin dall’infanzia alle canzoni dei Camaleonti, amo pensare alle nostre chiacchierate, alle cene, agli eventi realizzati, quelli impossibili da realizzare, a quelli ai quali veniva sempre volentieri per portare il suo sorriso (a Villa Litta, Municipio 8, per la presentazione del mio libro: Il made in Italy delle donne, per la sensibilizzazione contro la violenza), le battute in pugliese e la sua voce, e le interviste in video durante la pandemia, raccontano le difficoltà degli ultimi anni degli artisti di quella generazione, ma la ricerca, con determinazione, volontà e professionalità, di esprimere la loro Arte, per il pubblico di aficionados e per le nuove generazioni che non devono dimenticare, fino all’ultimo…

In una mia intervista del 2022, Livio esprimeva la fatica nella ricerca di possibilità di esibirsi e la felicità di quando, invece, nel mese di luglio, finalmente, il gruppo avrebbe ripreso a fare concerti.

Mi aveva raccontato di quanto era rimasto sconvolto la mattina dopo lo spettacolo realizzato al Parco Villa de Riseis di Pescara, con la sera prima passata in serenità con la cena della band con lo staff e con alcuni fan, quando accolse la notizia della scomparsa di Tonino Cripezzi, l’amico di una vita, frontman e tastierista dei Camaleonti, avvenuta nella notte, dopo essere rientrato in albergo con il resto del gruppo.

Strano destino, nel mese di luglio, che accomuna la loro dipartita e nello stesso tempo, un altro ritorno della band e, in questo caso, proprio a Melendugno, nella sua città d’origine, dove il mese scorso si è realizzato il suo sogno: il concerto “Livio Macchia and Friends“, dovuto alla sua grande voglia di salire sul palco, dare tutto di sé, portando nella sua generosità di artista che non si arrende, la “Vera Musica italiana”…

Il fondatore dei Camaleonti ha quindi avuto modo di salire per l’ultima volta sul palco, a Roca Nuova, nell’ambito del BluFestival organizzato dal suo Comune di origine, e in quell’occasione ha omaggiato i componenti scomparsi dei Camaleonti.

I Camaleonti sono stati una delle band più importanti della scena Beat Pop Rock italiana: fondata nel 1964 a Milano da: Livio Macchia, Paolo De Ceglie e Riki Maiocchi, cominciando la loro carriera dopo essere stati notati da Miki Del Prete, collaboratore di Adriano Celentano, che li mette sotto contratto con l’etichetta Kansas.

La grande notorietà arriva nel 1968, quando i Camaleonti raggiungono la vetta della classifica di vendita con la canzone (che personalmente adoro e che avevo il piacere e onore di ricevere come dedica a Natale): L’ora dell’amore, la versione italiana di Homburg dei Procol Harum.

Gli altri successi, solo per citarne alcuni: “Io per lei” e “Applausi”, quest’ultima con la sua voce e non quella di Tonino.

Dopo i record di vendite, i Camaleonti sono messi sotto contratto dalla CBS e negli anni successivi firmano altri successi come “Eternità” (Sanremo 1970), “Come sei bella”, “Perché ti amo” e “Il campo delle fragole”. L’ultimo singolo dei Camaleonti è stato pubblicato a marzo del 2024.

La Storia della Musica non può dimenticare i grandi artisti e chi ha regalato a milioni di Italiani, la possibilità di assaporare la qualità e la professionalità di un artista come Livio macchia, che sarà con noi per “L’Eternità” e che non potremo che salutare con grandi “Applausi”

Ciao, Livio.

2023 – “L’ntervista esclusiva di Ketty Carraffa a Livio Macchia, il mitico bassista dei Camaleonti, sui prossimi concerti, sulla loro musica, che nasce dal 1961… e sempre di grande successo, conosciuta nel mondo e che resta una pietra miliare della nostra Storia musicale … Livio, tra le altre cose, fa anche i complimenti agli artisti che stanno partecipando nella trasmissione Ora o mai più, condotta da Amadeus su Raiuno e ci racconta come vive la situazione musicale attuale, che, purtroppo, in Italia non valorizza i grandi e favorisce, in molti casi, la mediocrità e il successo facile e commerciale. Come me, siamo in tantissimi a pensare che la buona Musica, deve essere valorizzata e che i veri artisti, lo sono per sempre, anche se non sono sotto i riflettori della tv sempre… Vi ricordate L’ora dell’amore, cover dei Procol Harum o Perché ti amo ?”…. Ketty Carraffa

 


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