Nel secondo trimestre 2025 si registra una ripresa del volume d’affari delle imprese lombarde dell’edilizia, dopo il rallentamento dei primi tre mesi dell’anno. La variazione su base annua è pari al +3,2%, mentre l’indice del settore, calcolato ponendo pari a 100 la media del 2015, sale al nuovo massimo di 169,4, con una crescita congiunturale del +1,4%.
Crescita di commesse e prezzi
L’andamento delle commesse mostra un’accelerazione su base annua del +4,8%, il valore più alto degli ultimi trimestri. I prezzi di vendita confermano una crescita stabile intorno al +2,2% rispetto al trimestre precedente, segnando un trend costante dopo i picchi registrati tra il 2021 e il 2023.
Occupazione in aumento
Le imprese dichiarano un saldo positivo del numero di addetti pari al +0,7%, confermando la fase di crescita degli ultimi anni nonostante le oscillazioni stagionali. Anche la distribuzione delle risposte evidenzia il miglioramento congiunturale: il 48% delle imprese segnala una crescita del volume d’affari, il 29% una diminuzione e il 23% stabilità.
Aspettative e mercato
Le aspettative sul prossimo trimestre mostrano un lieve ottimismo: il saldo tra previsioni di crescita e diminuzione torna positivo (+4 punti), con una prospettiva migliore anche sull’occupazione (+13 punti). «Il settore sta mostrando una resilienza superiore alle previsioni – evidenzia Unioncamere Lombardia – grazie agli effetti ancora positivi di commesse accumulate durante il periodo del Superbonus e agli investimenti pubblici del PNRR».
Sul fronte della domanda, permane un atteggiamento prudente: il mercato privato registra saldi negativi, soprattutto per ristrutturazioni (-21 punti) e residenziale (-14 punti), mentre il comparto non residenziale segna un saldo di -7 punti. Nel settore pubblico le aspettative sono più favorevoli, sebbene il saldo per le infrastrutture rimanga nullo.
Criticità e accesso al credito
La principale preoccupazione delle imprese resta il reperimento del personale (26%), seguito dalla debolezza della domanda (16%), dalla burocrazia (12%) e dai costi dei materiali (11%). Per quanto riguarda l’accesso al credito, le imprese segnalano peggioramenti sui tassi di interesse (30%) e sul costo complessivo dei finanziamenti (30%), pur dichiarandosi solide finanziariamente: il 71% mantiene un rapporto tra mezzi terzi e propri inferiore a 1 e il 77% manifesta preoccupazione nulla o bassa per la capacità di restituire il debito.
Solidità e resilienza
Nel complesso, il quadro evidenzia imprese resilienti, con bilanci equilibrati e attese positive sul fronte occupazionale, nonostante le criticità strutturali. Unioncamere Lombardia sottolinea come le aziende edili, soprattutto medio-grandi, abbiano consolidato negli anni un patrimonio finanziario e operativo tale da affrontare le sfide del mercato con sicurezza.
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