Presidente Assolombarda: “serve uno sviluppo più industriale e con meno regole”
Una nuova Europa che guarda all’innovazione, alla sostenibilità economica e all’ecologia, partendo dal tessuto produttivo lombardo. È quanto emerso dai primi relatori intervenuti a “Futuro Direzione Nord”, la rassegna di convegni istituzionali promossa dalla Fondazione Stelline, oggi presso Assolombarda a Milano. Ad aprire la ricca giornata di incontri e dibattiti dal titolo “Scelte per tempi difficili”, sono stati Fabio Massa, presidente Fondazione Stelline, la Vicepresidente del Senato della Repubblica Licia Ronzulli, il presidente di Assolombarda Alessandro Spada e il capo rappresentanza della Commissione europea per il Nord Italia Claudia Colla.
“Il futuro della Lombardia non è solo il futuro di una regione, ma quello di un intero Paese Intero, al quale contribuisce con il 22% del Pil Nazionale”. Così la vicepresidente del Senato Licia Ronzulli ha esordito nel suo intervento, toccando molti temi caldi relativi alla capacità lombarda di essere “motore” potente. “La crisi ucraina ha spinto l’Europa a ripensare la propria strategia di sicurezza, difesa, facendo emergere l’urgenza di un’Unione più forte e coesa – ha proseguito Ronzulli, e in questi tempi difficili l’Europa ha bisogno di chiarezza, fermezza e credibilità, di competitività”. Le Olimpiadi Milano-Cortina 2026, secondo la Vicepresidente del Senato saranno “un’occasione per mostrare all’Europa e al mondo la nostra efficienza e le nostre capacità organizzative”.
“Un tema fondamentale per l’Europa è la deregulation, i veri dazi, quelli certi che sappiamo di dover pagare, sono dati da noi stessi, e sono quelli della burocrazia”, ha dichiarato dal podio il presidente di Assolombarda Alessandro Spada. “Dobbiamo imparare ad avere uno sviluppo più industriale e meno dare regole”, ha sottolineato, di fatto ammettendo che Italia ed Europa sono poco brave a darsi la spinta. Infine, Spada ha affrontato il tema del “green”, spiegando come la transizione necessaria non si trasformi in ideologia. “I cambiamenti sono necessari, ma con i giusti tempi, un percorso che va fatto tenendo in considerazione – ha detto – che non debba essere solo uno sviluppo industriale ma anche sociale ed economico”. Claudia Colla, rappresentante della Commissione europea per il Nord Italia, ha ricordato che oggi, 9 maggio, è la ‘Giornata dell’Europa’, per la quale centrali sono “la bussola della competitività e il patto per l’industria pulita”. La prima come “strumento innovativo per indirizzare le politiche industriali e tecnologiche dell’Unione Europea” e per rendere “l’Europa più autonoma, reattiva e competitiva”, ha spiegato, nell’ottica di una “risposta strutturale e non emergenziale” come fu necessario durante la pandemia. La seconda, il patto per industria pulita, “guarda la cuore del nostro modello economico – ha proseguito – con l’obiettivo non solo di ridurre le emissioni, ma anche trasformare le industrie europee in un esempio di sviluppo sostenibile”.