Neutralità carbonica entro il 2040, biodiversità entro il 2027. 26 mld in campo.
Net Zero entro il 2050, con traguardi intermedi chiari e misurabili. E’ l’obiettivo dell’Innovation Plan di Snam, presentato questo pomeriggio a Milano dalla presidente Monica de Virgiliis e dall’amministratore delegato Stefano Venier. L’azienda si impegna a raggiungere la neutralità carbonica per le emissioni dirette e indirette entro il 2040, mentre tutte le emissioni- incluse quelle della catena del valore- saranno azzerate entro il 2050. La biodiversità è al centro del piano: già da quest’anno l’obiettivo è la Zero Net Conversion, ovvero nessuna perdita netta di natura, per poi arrivare nel 2027 a un impatto positivo sugli ecosistemi, attraverso il recupero integrale di paesaggi, vegetazione e una gestione sostenibile di acqua, suolo e rifiuti.
Sul fronte delle emissioni, Snam ha già ridotto la CO2 del 10% rispetto al 2022, con una previsione di -20% sul 2024. Il percorso continua con step precisi: -25% al 2027, -40% al 2030, -50% al 2032. Anche il metano è sotto controllo: dal 2015 al 2023 le emissioni sono calate del 57,5%, con nuovi target al 2027 (-64,5%), 2030 (-70%) e 2032 (-72%).
Il piano è sostenuto da un programma di investimenti da 26 miliardi di euro tra il 2023 e il 2032. Nella prima fase (2023-2027), 11,5 miliardi saranno destinati all’affidabilità degli asset e alla riduzione dell’impronta carbonica. Dal 2028 al 2032, altri 14,5 miliardi finanzieranno lo sviluppo della dorsale dell’idrogeno, il Ravenna CCS e il repurposing delle infrastrutture per un sistema energetico multi-molecola.
Nel frattempo, la finanza sostenibile cresce rapidamente: dal 40% dei finanziamenti nel 2020 si è passati all’80% nel 2023, con l’obiettivo di arrivare all’85% entro il 2027. Oltre la metà è legata a obiettivi ambientali precisi, rendendo gli impegni più vincolanti.
Il tutto è gestito sotto una governance integrata, che dal 2021 include la transizione energetica nello statuto societario. Partecipazione attiva degli stakeholder, politiche di remunerazione legate alla sostenibilità e consultazioni pubbliche rafforzano il percorso.