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Intervista al Fondatore della Fondazione L’Uomo e il Pellicano Alberto Guglielmi Manzoni

1) Qual è stata la motivazione principale che l’ha spinta a fondare e a dedicarsi con tanta passione alla Fondazione l’Uomo e il Pellicano?
Per rispondere a questa domanda non posso non raccontare qualcosa di me. Cultura e solidarietà sono due aspetti che per me hanno sempre significato molto. A livello extralavorativo, per passione e per interessi personali, mi piace scrivere e tenere conferenze. Ho scritto alcuni saggi sull’etica di Albert Schweitzer (1875-1965, medico-missionario in Africa e premio Nobel per la Pace, cui idealmente si ispira questa mia fondazione), ho tradotto un carteggio tra Albert Schweitzer e Albert Einstein, ho scritto sulla presenza dei tedeschi e del kaiser Federico III di Germania a Sanremo, su Alfred Nobel e la sua villa nella Città dei Fiori, e su figure minori del mondo delle idee e della spiritualità.
Quanto alla fondazione, avevo in animo di crearla già da diversi anni e alcune dolorose vicende famigliari (un fratello malato neurologico grave, costretto a casa da alcuni anni) ne hanno, per corsi dire, accelerato il percorso di attuazione. Toccando con mano certe situazioni, si guarda poi alla Vita con occhi e con animo diversi, si rivede la scala delle priorità e si sviluppa un senso di gratitudine per i talenti e i doni ricevuti o, comunque, per tutto ciò che di positivo si ha a disposizione.
Più precisamente, nata nel maggio 2023, con sede a Sanremo e operativa a livello nazionale, la Fondazione persegue due filoni: uno culturale e uno filantropico-solidaristico.
Più concretamente, la sua attività si declina secondo le seguenti linee di indirizzo:
– ricordare la figura e l’opera del dianzi citato medico-missionario in Africa e premio Nobel per la Pace Albert Schweitzer (1875 – 1965), noto per la sua etica del ‘rispetto per la vita’ da lui applicata nella cura dei lebbrosi ed estesa agli animali e alle piante;

– presentare libri od organizzare eventi che abbiano al centro l’approfondimento di aspetti scientifici, storici o di tutela del paesaggio così come tematiche relative alla crescita e al miglioramento personale, alla salute e al benessere psicofisico;
– promuovere il sentimento della gentilezza come filosofia di vita;
– aiutare famiglie con disabili gravi a casa: malati, ad esempio, neurologici o con disagio mentale.
In tal senso sono stati realizzati eventi musicali benefici a sostegno di AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) di Imperia e Savona, e di ALFaPP (Associazione Ligure Famiglie Pazienti Psichiatrici) di Sanremo.


2) Quale crede sia l’impatto più significativo che la Fondazione ha avuto finora sulla comunità?

La Fondazione ha due anni di vita: ha realizzato molti eventi nel Ponente ligure e da pochi mesi ha aperto un ponte su Milano, creando sinergie con il mondo delle imprese e dell’associazionismo del capoluogo lombardo. Il percorso è lungo e faticoso ma fa piacere rilevare che le persone cominciano piano piano a seguire gli eventi di questo giovane ente del terzo settore, fanno domande, scrivono mail a me come fondatore e presidente, propongono idee… C’è ancora molta strada da fare, lo so, ma da parte mia ci sono impegno, perseveranza e fiducia.
3) Il nome della Fondazione è molto evocativo. Può spiegarci il significato simbolico che lega l’Uomo e il Pellicano nel contesto della vostra missione e dei vostri progetti?
 
Sì, il nome è curioso ed evocativo, me lo dicono in molti e mi fa piacere: volevo trovare un’espressione che suscitasse curiosità e rimanesse impressa e credo proprio di esserci riuscito. Uomo con la U maiuscola sta ad indicare gli esseri umani nella loro totalità e il Pellicano con la P maiuscola è termine metaforico per indicare la Natura, l’ambiente fatto di animali e piante. Poi, ci sarebbe da spiegare il perché della scelta di questo animale. Albert Schweitzer come medico missionario in Africa, ha curato molti lebbrosi nel Gabon ma ha curato anche tanti animali feriti o maltrattati che gli venivano portati, compresi i pellicani. Si possono trovare su Internet bellissime foto in bianco e nero di Schweitzer mentre cura o nutre alcuni pellicani. Ma poi il pellicano è un animale ricco di simboli: in molte opere d’arte, e secondo una fiorente letteratura, questo volatile viene rappresentato mentre con il lungo e possente becco si perfora il petto irrorando di sangue i propri piccoli per nutrirli. È dunque simbolo di totale dedizione e sacrificio agli altri. Nella teologia cristiana è simbolo di Cristo stesso.
 
 
 
4) La Fondazione l’Uomo e il Pellicano opera in un contesto sociale ed economico in continua evoluzione. Quali sono le sfide più grandi che state affrontando attualmente e come state adattando le vostre strategie per continuare a essere efficaci?
 
Attualmente, se devo essere sincero, sono molto concentrato sul far conoscere il più possibile la natura, gli scopi e le attività della fondazione nella città di Milano. Quindi, è e sarà per me molto importante creare e consolidare legami, partnership e ovviamente fruire di fondi e sponsorizzazioni. Anche perché, per fare bisogna avere: avere anzitutto idee, avere impegno e perseveranza nel porle in essere, e nondimeno avere denari.
A tal fine, non a caso, all’evento svoltosi il 29 marzo u.s. presso la sede degli Amici del Loggione del Teatro alla Scala di Milano, è stata annunciata la nascita di una Giunta di Presidenza, vale a dire di un comitato di persone che mi aiuteranno nelle attività di promozione, relazioni pubbliche e raccolta fondi. Componenti della Giunta sono: Luisa Annoni (avvocato), Claudio Calcinati (consulente amministrativo), Carmelo Ferraro (avvocato), Tania Giammarresi (imprenditrice), Giuseppe Ligotti (commercialista), Paolo Pellegrinelli (consulente immobiliare senior). E questo è stato possibile dopo che, all’evento  del 4 febbraio presso il Loolapaloosa di Milano, si era suggellata una sinergia tra la mia fondazione e Conflavoro PMI Varese, il cui presidente è il dr. Giuseppe Ligotti, insieme al comitato civico MI’impegno, che fa capo all’avv. Carmelo Ferraro.
Sono poi importanti per una giovane fondazione l’aspetto della comunicazione e quello della visibilità sugli organi di stampa, sui social e attraverso interviste televisive e radiofoniche.
 
 
 
5) Potrebbe anticiparci quali sono i progetti futuri più importanti della Fondazione? Ci sono nuove aree di intervento e collaborazioni in vista che la entusiasmano particolarmente?
 
Ci sono in cantiere una serie di iniziative. Si tratta di appuntamenti culturali ed eventi musicali benefici sia nel Ponente ligure che a Milano ancora in corso di definizione. Nell’immediato, posso dire che la mattina di sabato 24 maggio avrà luogo presso la sede degli Amici del Loggione del Teatro alla Scala di Milano un evento musicale, realizzato dal neonato consorzio Fondazione l’Uomo e il Pellicano – Conflavoro PMI Varese – comitato MI’impegno, per finanziare un progetto di Pet Therapy dell’Associazione Portami per Mano Onlus, che raccoglie famiglie con bambini e ragazzi portatori di autismo e altre fragilità. Mentre nel Ponente ligure ci saranno, il 15 e il 19 maggio, due conferenze: l’una, a Sanremo, sull’affascinante tema “Eros e Botanica. La sessualità nascosta delle piante” con il botanico Claudio Littardi; l’altra, invece, a Vallecrosia riguarderà il delicato tema del bullismo e sarà legata alla presentazione del libro “L’arte di andarsene. Capire il bullismo e creare il proprio capolavoro” di Matteo Filipponi.
 
 
 
6) Considerando la sua esperienza pluriennale alla guida della Fondazione, quale messaggio o auspicio si sente di condividere con coloro che desiderano contribuire o sostenere attivamente iniziative filantropiche come la vostra?

Beh, mi piacerebbe riuscire a trasmettere un po’ più di gentilezza e di amore per la vita attraverso le iniziative della mia Fondazione. Poi, mi auguro che la Fondazione cresca come una piantina destinata a diventare un albero forte e rigoglioso, e questo sarà possibile anche attraverso donazioni, erogazioni liberali e flussi da 5 x 1000. Ha due anni di vita, quindi il percorso è lungo e, quando si è agli inizi, decisamente in salita.
Chi volesse farsi un’idea della fondazione, conoscere gli eventi che ha realizzato in 24 mesi o avere ulteriori informazioni, può andare sul sito internet della fondazione oppure sulle pagine social (Facebook e Instagram) della stessa.
Sito internet fondazione: http://www.uomoepellicano.it
Facebook: uomoepellicano
Instagram: uomo_pellicano
C.F. 01778000081
IBAN Fondazione:
IT68X0623048962000030988114
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