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Milano apre la sua prima Portineria di comunità

Il 16 giugno, al Parco Trapezio di Milano, abitanti, istituzioni, scuole, associazioni, imprese firmano un’alleanza di comunità, per prendersi cura di uno spazio gratuito, aperto, accogliente. Un luogo “d’inciampo” quotidiano, dove incontrarsi, scambiare competenze, ricevere supporto o semplicemente vivere il quartiere in modo nuovo.

 

 Nasce nel cuore del quartiere Santa Giulia, all’interno del Parco Trapezio, la prima Portineria di comunità di Milano, uno spazio di ascolto e attivazione sociale, frutto di un lavoro di co-progettazione ideato dalla Rete Italiana di Cultura Popolare in collaborazione con il Municipio 4, sostenuto da Fondazione Cariplo, in partnership con IKEA ItaliaLavazza e Leroy Merlin e in dialogo con INPSSistema Bibliotecario di Milano.

 

La Portineria di comunità di Parco Trapezio si inserisce in uno dei più ambiziosi progetti di rigenerazione urbana delle città e aggiunge un tassello alla Rete nazionale delle Portinerie di comunità luoghi di welfare di comunità.

Quella delle Portinerie di comunità non è solo una risposta sociale, ma un progetto culturale che lavora in modo generativo, attiva i desideri e le competenze di chi abita le città, costruendo legami tra mondi diversi e alimentando la partecipazione civica. Un lavoro che ha preso forma attraverso l’utilizzo del Portale dei Saperi, una piattaforma di ascolto e mappatura delle competenze e dei bisogni del territorio.

 

“L’apertura di una Portineria di comunità in un quartiere di Milano caratterizzato da una storia complessa dimostra la capacità del ‘modello Portinerie’ di adattarsi ai bisogni e alle risorse di contesti diversi proprio perché si basa sul forte coinvolgimento di chi in quei luoghi vive ed opera, individui, famiglie, soggetti pubblici e privati, costruendo alleanze per avviare un percorso la cui direzione e contenuti si definiscono e ridefiniscono nel confronto. Per questo ogni Portineria di comunità è diversa e continuamente in movimento.” racconta Chiara Saraceno, Presidente della Rete italiana di cultura popolare.

 

Il lavoro di Rete a Milano è iniziato nel 2018 nell’ambito de “Lacittàintorno”, un’iniziativa di Fondazione Cariplo. Il programma si è svolto tra il 2016 e il 2022 in collaborazione con il Comune di Milano, partner strategico, e con l’obiettivo di favorire il benessere e la nascita di nuove economie nelle aree di Via Padova-Quartiere Adriano e di Corvetto-Chiaravalle-Rogoredo, contribuendo a trasformarle in nuove centralità cittadine. In queste zone, le cui criticità e risorse sono state indagate dal Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, si è scelto di incoraggiare le comunità a farsi protagoniste di processi di rigenerazione “a base culturale” attraverso una serie di “dispositivi di ingaggio”. Così, sono state sviluppate attività culturali ed educative, si sono accompagnati gli abitanti nel recupero e rivitalizzazione di spazi verdi e piazze, fino a dare vita ai Punti di Comunità, spazi accessibili e ibridi socio-culturali, gestiti da soggetti del terzo settore capaci di mettersi in ascolto degli abitanti e di trasformarne esigenze e vocazioni in servizi prodotti in modo collaborativo, intercettando e attirando nel quartiere anche le risorse presenti a livello cittadino. 

In questo contesto si è voluto sperimentare il Portale dei Saperi come strumento di sviluppo sociale, culturale ed economico: partendo da un focus sul quartiere Corvetto, il lavoro delle attivatrici e degli attivatori di comunità si è esteso ai quartieri Vigentino, Molise-Calvairate e Rogoredo-Santa Giulia, anche in collaborazione con Fondazione Housing Sociale. Le operatrici e gli operatori culturali hanno avviato l’indagine e l’ingaggio delle comunità di prossimità presenti nei quartieri interessati, dialogando con il territorio, facilitando e gestendo processi partecipativi e occupandosi della manutenzione delle reti.

 

Questo percorso raggiunge un importante traguardo con l’apertura della Portineria di comunità Parco Trapezio, che va ad affiancarsi a Mosso, lo spazio ibrido socio-culturale che ha ridato vita agli spazi dell’ex Convitto Trotter in zona Via Padova, e a Magnete, che apre al territorio alcune porzioni della RSA Adriano, nell’omonimo quartiere.

 

La Portineria di comunità Parco Trapezio è un luogo leggero dove le risorse messe a disposizione dai soggetti locali incontrano quelle offerte dalle istituzioni e dalle aziende partner coinvolte da Rete Italiana di Cultura Popolare. Il fatto che la Portineria di comunità si avvalga del Portale dei Saperi la caratterizza in modo speciale rispetto ai Punti di Comunità avviati in seno a Lacittàintorno. Questa piattaforma, infatti, che consente di archiviare, elaborare e restituire dati e informazioni sempre aggiornati sui bisogni e i desideri, sulle risorse e le competenze presenti sul territorio, mette a disposizione delle attivatrici e attivatori di comunità e dei soggetti aderenti un flusso di input da utilizzare in modo continuativo nella coprogettazione e innovazione dei servizi e delle attività proposti agli abitanti. Ciò mantiene l’offerta della Portineria sempre rilevante e aggiornata per la comunità locale con l’obiettivo di farne un vero e proprio bene comune.” dichiara Sergio Urbani, Direttore Generale e CEO di Fondazione Cariplo.

 

Proprio in quest’ottica di “bene comune”, a fine maggio, la Portineria di comunità Parco Trapezio si era già animata con un ciclo di focus tematici di partecipazione, ascolto e confronto su temi importanti per il quartiere e il territorio: verde e sostenibilità, scuole e anziani, sport e benessere.

 

“La Portineria di Comunità rappresenta un modello innovativo e già sperimentato con successo in Piemonte. È un punto di riferimento per il territorio, dove pubblico, privato e terzo settore si alleano per creare nuove forme di welfare di prossimità. Siamo orgogliosi di vederlo realizzato anche a Milano, nel Municipio 4” dichiara Stefano Bianco, Presidente del Municipio 4. “Come Municipio, crediamo fortemente nel valore di questo progetto e nella sua capacità di rispondere concretamente alle esigenze del territorio. La Portineria di comunità ha sede nel chiosco del Parco Trapezio, restituito ai cittadini e cittadine in una nuova veste: uno spazio aperto, inclusivo e ricco di opportunità.” conclude il Presidente.

 

In occasione dell’inaugurazione, il chiosco del Parco Trapezio si è presentato nella sua nuova veste di Portineria grazie a un patto di collaborazione con il Municipio 4 e al prezioso contributo di diversi Partner, tra cui IKEA Italia, che ha curato l’allestimento progettando arredi funzionali, flessibili e accessibili. “Siamo orgogliosi di contribuire alla nascita di una nuova Portineria di comunità, uno spazio di prossimità pensato per favorire coesione sociale e benessere collettivo. Questa attività fa parte del più ampio progetto ‘Un posto da chiamare casa’, con cui IKEA Italia ha già realizzato oltre 800 iniziative sociali in tutto il Paese” dichiara Laura Tondi, Country Sustainability Manager di IKEA Italia. “Grazie al lavoro congiunto dei nostri interior designer, la portineria è stata trasformata in un luogo accogliente e funzionale, pensato per rispondere alle esigenze di famiglie, anziani, studenti e persone in difficoltà. Un ambiente flessibile, dove ritrovare ascolto, supporto e senso di comunità. Perché crediamo che tutti meritino un posto da chiamare casa.”

Tra i partner anche Leroy Merlin, che attiverà un laboratorio per la realizzazione di una “biblioteca degli oggetti”, uno spazio dove prendere in prestito utensili e materiali per piccoli lavori domestici. L’iniziativa si inserisce nell’ambito degli Empori Fai da Noi, progetto nazionale di economia circolare e solidarietà promosso dall’azienda. “Crediamo che la collaborazione con le Portinerie di comunità sia la naturale evoluzione del nostro progetto. Insieme sperimenteremo un nuovo modello di condivisione e mutualismo, replicabile e sostenibile” afferma Luca Pereno, Coordinatore dei progetti ad impatto sociale di Leroy Merlin Italia.

 

Continua anche la collaborazione con Lavazza, partner strategico della Rete italiana, con il quale da cinque anni le Portinerie di comunità sviluppano percorsi formativi per l’inclusione lavorativa di giovani disoccupati e NEET. “Grazie alla collaborazione pluriennale con Rete Italiana e alla passione e visione del loro team, abbiamo messo in campo il tema dell’ascolto. Con il Portale dei Saperi vengono ascoltate le storie dei giovani insieme a quelle delle imprese per creare quel match giusto, un ponte d’accesso al lavoro dignitoso.” racconta Fondazione Lavazza.

 

La Portineria diventerà, inoltre, uno dei punti di prestito librario del Sistema Bibliotecario di Milano che in questo modo ne valorizzerà la funzione culturale, offrendo esperienze di lettura e di approfondimento. “La collaborazione con la Portineria di comunità Parco Trapezio è un altro importante tassello del percorso che sta portando il sistema bibliotecario di Milano ad essere sempre più presente in tutti i quartieri della città e più vicino con i suoi servizi ai cittadini. Leggere è un diritto fondamentale che va garantito a tutti.” dichiara Stefano Parise, Direttore del Sistema Bibliotecario di Milano.

Le partnership si arricchiscono anche della partecipazione di INPS. “Come INPS di Milano siamo profondamente convinti che il nostro ruolo non debba limitarsi all’erogazione di prestazioni, ma debba tradursi in una presenza attiva, concreta e capillare nel territorio, a partire dai contesti più fragili. È in questa ottica che aderiamo con convinzione al progetto della Portineria di comunità: uno spazio di prossimità dove le persone possono trovare ascolto, orientamento e risposte personalizzate, anche grazie alla collaborazione tra pubblico, privato e terzo settore.” afferma Mauro Saviano, Direttore INPS del Coordinamento Metropolitano di Milano. “Nei nostri progetti, come ‘INPSxTutti’ e ‘INPS indossa le scarpette rosse’, abbiamo toccato con mano quanto sia fondamentale costruire fiducia attraverso la relazione diretta. Proprio la prossimità – quella vera, fatta di volti, nomi, storie – ci consente di andare oltre i numeri e le procedure, per intercettare i bisogni reali e spesso sommersi. In questi anni abbiamo registrato una forte partecipazione da parte di persone in stato di povertà assoluta e di bisogno che hanno manifestato gratitudine per l’assistenza ricevuta e per il valore umano del contatto instaurato con i nostri funzionari.
Firmare protocolli, attivare sinergie e farci parte di alleanze territoriali come questa non è solo una scelta strategica: è una precisa assunzione di responsabilità da parte di una Pubblica Amministrazione che vuole essere strumento di welfare di prossimità e presidio sociale diffuso.
La Direzione INPS di Milano continuerà a operare con questo spirito, rafforzando la propria presenza nei luoghi in cui si costruisce il tessuto sociale della città, affinché nessuno venga lasciato indietro”. “Inoltre – prosegue il Direttore – riteniamo essenziale aprire un dialogo con le nuove generazioni, coinvolgendo attivamente i giovani per spiegare loro, con un linguaggio semplice e diretto, che cos’è l’INPS, come funziona il sistema di protezione sociale e come possono accedervi. Vogliamo contribuire a costruire consapevolezza e fiducia, affinché anche i più giovani possano sentirsi parte di un welfare vicino, comprensibile e accessibile”.

“Le Portinerie sono luoghi di fiducia “a bassa soglia”, dove organizzare feste, cinema, laboratori, yoga, teatro. Dove lasciare le chiavi prima di una corsa nel parco, o semplicemente leggere un libro al sole. La vera forza di questo progetto è la sua capacità di trasformarsi nel tempo, accompagnando il cambiamento della comunità.” spiega Antonio Damasco, Direttore della Rete Italiana di cultura popolare.

 

A Milano, dunque, nasce un nuovo luogo dinamico e molteplice, gratuito, a bassa soglia, di scambio e aggregazione, di creazione di esperienze e servizi che prenderanno forma nell’ascolto, nella partecipazione e nelle relazioni tra i vari attori del progetto, a partire da chi il territorio lo abita e lo vive.  

Alla presentazione di questa nuova alleanza di comunità, sono intervenuti:

Stefano Bianco, Presidente Municipio 4 del Comune di Milano

Lamberto Bertolè, Assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano 

Chiara Saraceno, Presidente di Rete italiana di cultura popolare

Sergio Urbani, Direttore Generale e CEO di Fondazione Cariplo

Stefano Parise, Direttore del Sistema Bibliotecario di Milano

Mauro Saviano, Direttore della Direzione di Coordinamento metropolitano di INPS Milano

Laura Tondi, Country Sustainability Manager di Ikea Italia

con la moderazione di Antonio Damasco, Direttore di Rete italiana di cultura popolare

Erano presenti all’inaugurazione:

Marco Granelli, Assessore alla Opere pubbliche, Cura del territorio, Protezione civile, del Comune di Milano, Fabio Bottero, Assessore Edilizia Residenziale Pubblica Milano del Comune di Milano 

La Rete italiana di cultura popolare è un’associazione che unisce sociologi, antropologi, urbanisti, economisti, educatori, artisti e operatori sociali che insieme sviluppano progetti per sperimentare nuovi modelli di socialità come Indovina chi viene a cena?, incontri conviviali in abitazioni di cittadini provenienti da diverse culture, il Diario intimo del territorio, una web app narrativa che coinvolge i partecipanti nel rileggere i segni della grande Storia attraverso le storie individuali, il Portale dei saperi, la prima piattaforma di welfare di comunità in grado di evidenziare bisogni e competenze di un quartiere o di un territorio. Proprio attraverso lo sviluppo di quest’ultimo sono nate le Portinerie di comunità, oggi divenute anche un modello di social franchising a livello nazionale. 

Sito web: www.reteitalianaculturapopolare.org 

 


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