lL Segretario Generale Roberto Gentile: “Altro che mozzarelle: qui manca il personale, non il formaggio”
“Se non siete capaci andate a fare le mozzarelle”: bufera sulle parole dell’assessore al Welfare. FIALS Lombardia denuncia un attacco ingiustificato e una drammatica distorsione della realtà
“Altro che mozzarelle: qui manca il personale, non il formaggio”. Con questa battuta amara, Roberto Gentile, Segretario Generale di FIALS Lombardia, commenta le frasi attribuite all’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso, riportate dal Corriere della Sera, e rivolte ai Direttori Generali degli ospedali lombardi durante una riunione ufficiale. Secondo Gentile, quelle parole – “se non siete capaci andate a fare le mozzarelle” – non solo offendono chi ogni giorno è in prima linea per tenere in piedi il sistema sanitario, ma rappresentano anche “una pericolosa e colpevole rimozione delle vere responsabilità”.
FIALS Lombardia esprime “profondo sconcerto” per quello che definisce “un attacco ingiustificato e ingiurioso verso dirigenti scelti dalla politica stessa, che ora si ritrovano capri espiatori di un sistema al collasso per precise scelte strategiche e strutturali”.
“La vera emergenza è sotto gli occhi di tutti – continua Gentile –. Secondo i dati emersi dalla stessa riunione, solo il 10% del fabbisogno di personale è stato soddisfatto: mancano medici, infermieri, tecnici, operatori sociosanitari. Nonostante ciò, si continua a pretendere obiettivi irrealistici, sotto minaccia di decurtazioni salariali, scaricando verso il basso il peso delle scelte politiche sbagliate”.
Per FIALS, “è ora di smettere con la narrazione facile e strumentale che individua nel personale e nei dirigenti i colpevoli del disastro. Il fallimento è a monte, in un modello di gestione che ha svuotato la sanità pubblica per spingere verso una privatizzazione strisciante, inefficiente e iniqua”.
“Chiediamo rispetto”, conclude Gentile. “Per chi lavora ogni giorno negli ospedali lombardi e, soprattutto, per i cittadini, che hanno diritto a una sanità pubblica funzionante, accessibile e ben gestita. Basta con gli slogan: servono investimenti, valorizzazione delle professionalità e una governance realmente competente e partecipata”.
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