Ieri al Piccolo Teatro di Milano è stata presentata la seconda edizione di “Teatro Fuori Porta”, la rassegna che promuove la diffusione dei linguaggi dello spettacolo dal vivo in Lombardia. La stagione, in programma dal 2 ottobre al 9 dicembre 2025, è realizzata con il contributo della Regione. Alla conferenza stampa hanno partecipato l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso, il direttore generale del Piccolo Teatro, Lanfranco Li Cauli, e il direttore artistico Claudio Longhi.
Portare il teatro nei territori
«Con “Teatro Fuori Porta” – ha spiegato Caruso – si rinnova l’impegno per portare l’arte oltre i luoghi tradizionalmente dedicati, per incontrare i cittadini. Il teatro, con la sua forza di emozionare e far riflettere, può diventare strumento di coesione sociale e di dialogo tra generazioni». L’assessore ha sottolineato come Regione Lombardia investa risorse e progettualità per abbattere le barriere, materiali e simboliche, che separano i cittadini dall’accesso alla cultura.
La rassegna permette così al teatro di uscire dalle sale e diventare esperienza condivisa nei territori, raggiungendo biblioteche, scuole, spazi civici e associazioni.
La seconda edizione comprende sessanta appuntamenti, organizzati dal Piccolo Teatro di Milano, distribuiti in 23 comuni di 10 province lombarde. La rassegna intreccia recital, workshop e lezioni-spettacolo, creando un percorso culturale diffuso e accessibile.
Programma e spettacoli principali
L’apertura è affidata a “Mumù” di Ivan Turgenev, con Fausto Russo Alesi, che inaugurerà la stagione il 2 ottobre a Sondrio (Teatro Sociale) e a Saronno (VA).
Seguirà “Io quella volta lì avevo 25 anni” di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, interpretato da Francesco Centorame, in programma a Castiglione delle Stiviere (MN), Lodi e Brunate (CO).
A novembre saranno protagonisti i “Sillabari” di Goffredo Parise, letti da Federica Fracassi, a Lovere (BG) e Brugherio (MI). Infine, a dicembre, Arianna Scommegna porterà in scena “La storia di Elsa Morante” a Brescia e Mortara (PV).
Percorsi formativi e laboratori
Accanto agli spettacoli serali, la rassegna prevede percorsi formativi:
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“Ad alta voce”: laboratorio di lettura espressiva per biblioteche, università della terza età e spazi civici.
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“A scuola di teatro”: quattro lezioni-spettacolo nelle scuole superiori dedicate a Re Lear, Galileo, Antigone e La Maria Brasca.
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