Frida Giannini, nella moda c’è ancora la lobby maschile

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Italian fashion deigner Frida Giannini at the end of spring/summer 2015 Women's Collection of fashion label Gucci during the Milan Fashion Week, in Milan, Italy 17 September 2014. The fashion week will run from 17 untill 22 September. ANSA / MATTEO BAZZI
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– “Questo è un mondo di uomini, c’è una lobby maschile nella moda, c’è stata ai miei tempi e c’è tuttora”: Frida Giannini, che ha lasciato il segno come direttrice artistica di Gucci ne ha parlato nell’intervento con cui ha aperto il 19a edizione del Milano Fashion Global Summit, organizzato da Class Editori in partnership con Camera Nazionale della Moda Italiana, The Wall Street Journal e Intesa Sanpaolo.
Giannini lo ha detto parlando positivamente del lavoro realizzato Maria Grazia Chiuri, direttore creativo del womenswear e dell’haute couture di Dior, nd.).”Ritengo che abbia fatto un lavoro eccezionale. Credo che sia stata molto abile e capace, soprattutto perché questo è un mondo di uomini, c’è una lobby maschile nella moda, c’è stata ai miei tempi e c’è tuttora”.
“Io non ho fatto una leva militare, io ne ho fatte dieci prima di arrivare da Fendi e da Gucci», ha raccontato Giannini.
Dal settore attualmente “sono un po’ disorientata, ho visto dei fenomeni incredibili sia dal punto di vista del successo commerciale sia del marketing. Ci sono brand che sono esplosi, che non esistevano e che sono diventati di culto, ma che alla fine vendono una T-shirt, una felpa e una borsa con collaborazioni di altro genere”. E d’altro canto ci sono “altri marchi dove c’è stata una sovraesposizione di logo”. (ANSA).