RIVAGLDF, ARTISTA INTERNAZIONALE LA CUI RICERCA ATTRAVERSA ANTICO E CONTEMPORANEO, SCEGLIENDO UN ARCHETIPO INUSUALE.

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Un archetipo quello delle macchinine che rimanda all’infanzia,

per raccontare il dialogo tra antichità e contemporaneità.

Installazioni di grandi dimensioni, suggestioni e molteplici

letture per opere capaci di affascinare e condurre il fruitore in

nuove visioni.

L’UNIVERSO ARTISTICO

DI RIVAGLDF

L’arte di RivaGLDF. entra come un cyborg in un mondo di umani.

Scomposta, dove il piano della memoria interseca temi di attualità

e intime visioni del mondo. Quasi tutte con un minimo comune

denominatore: le macchinine o le loro ombre, archetipo della sua

estetica. Queste ultime risultano “l’entry level” dello sguardo di un

qualsiasi fruitore. Visitare una sua mostra significa godere di una

esperienza immersiva, circondati da migliaia di macchinine colorate.

La verità la scopriamo solo in un secondo momento, dopo lo

sguardo attenzionale, percepita la chiave di lettura, si svelano

dietro tutte le sue opere immagini e allegorie che fanno parte del

mondo RivaGLDF. L’uso dei colori, la dimensione, i modelli delle

auto, le poche immagini, un traffico neuroestetico accompagnano

ludicamente lo spettatore verso una dimensione intima tipica della

memoria che si risveglia inconsciamente.

RivaGLDF é vitale, dinamico, introspettivo, rumoroso, è portatore

di un buon umore e una visione colta della vita. A volte sembra

anche che le mostre non si esauriscano col mondo RivaGLDF, ma

continuano a evocare, ricordare e onorare la memoria del passato e

i suoi capolavori, costringendo allo stesso tempo lo sguardo degli

spettatori verso una avanguardia e un futuro ancora tutto da creare.

Un’avanguardia morale.

Pronti a migrare in un’altra dimensione, dove tutto suggerisce un

ritorno all’infanzia, ecco che invece l’atmosfera mette a nudo i

ricordi, i traumi e le esperienze per essere liberi da sovrastrutture e

ripensare se stessi e il proprio mondo. L’utilizzo terapeutico di una

confusione che si fa idea e dà corpo e forma a un pensiero.

Tra le importanti esposizioni a livello nazionale si ricordano quella di

Palazzo Lombardia a Milano, presso l’Università Statale, quella nella

rinomata galleria MiartGallery a Brera, la mostra personale presso la

Banca di Piacenza e quella nel prestigioso Galata-Museo del Mare

di Genova, ma ancora con la sua presenza a Napoli presso Villa

Ardolino. L’artista poi sta vivendo un momento di grande successo

anche a livello internazionale, esponendo in interessantissimi

contesti come quelli cinesi di Hong Kong col supporto del Consolato

Generale Italiano e presso quello che è attualmente l’unico ristorante

3 stelle Michelin italiano all’estero, il ristorante “Otto e mezzo” dello

Chef e collezionista Umberto Bombana. Aprile 2024 è la volta di

una installazione di grande valore sociale, presso la Sede della Croce

Rossa a Milano, durante l’evento annuale di ArtWeek. Installazione

realizzata proprio grazie al patrocinio della Croce Rossa. Inoltre il

lavoro di RivaGLDF è stato selezionato per PMA – Crafts show, con

presenza a novembre 2024 al Museo di Arte di Philadelphia.

L’ultimo progetto “Paradox of Blue” è approdato anche sul grande

schermo: Riva GLDF e la sua opera sono stati protagonisti acclamati

al Festival dei Tulipani di Seta Nera (prestigiosa kermesse capitolina

promossa da Rai Cinema) con il cortometraggio omonimo diretto

dal regista Gabriele Lazzaro e prodotto da Sarabi Productions (casa

di produzione della giornalista Didi Leoni) e da Skillshake. Al corto,

presentato fuori concorso, è valsa una menzione speciale per l’alto

valore estetico e sociale. L’arte che diventa cinema: nel film si vive

la straordinaria genesi dell’opera di Riva GLDF, accompagnata

dalle voci narranti della giornalista e del regista. Un’esperienza

talmente riuscita che è attualmente in produzione un nuovo lavoro

cinematografico ispirato ad un’altra opera iconica dell’artista.

RivaGLDF è attualmente presentatore e direttore artistico di una

trasmissione sull’arte contemporanea, “Ipotesi”. Afferisce insieme ad

altri artisti al “Manifesto della dissociazione e nuova scomposizione”.

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