‘Revenge porn’, Lombardia prima regione

41
Frame----La Polizia Postale di Palermo e Trapani ha eseguito tre perquisizioni nei confronti di altrettanti soggetti, abitanti nei centri di Marsala e di Petrosino, per “revenge porn” ed altri reati in danno di almeno sei giovani donne. I soggetti, tutti con una età compresa fra i 30 ed i 36 anni, avrebbero ricevuto e divulgato fotografie delle vittime – ex fidanzate o semplici conoscenti degli indagati – anche ritratte prive di abiti, pubblicandole senza il loro consenso su un sito pornografico, all’interno di chat room dedicate allo scambio di materiale sessualmente esplicito. Le indagini sono state avviate dopo la denuncia delle giovani vittime, avvisate da un ragazzo di Marsala il quale, dopo un servizio televisivo della trasmissione “Le Iene,” aveva verificato la presenza su di un sito pornografico di fotografie di giovani donne del luogo e si era prodigato nell’ avvisarle. All’esito degli approfondimenti investigativi e degli accertamenti informatici eseguiti dalla Polizia Postale, la Procura della Repubblica di Marsala ha disposto la perquisizione nei confronti dei soggetti ritenuti responsabili dei fatti. L’analisi dell’ingente materiale sequestrato agli indagati – costituito da smartphone, computer, tablet e altri dispositivi informatici - potrebbe consentire di evidenziare ulteriori analoghe condotte poste in essere dagli indagati in danno di altre vittime, ancora da identificare.
Agenzia immobiliare Milano vendita acquisto case immobili di pregio

Assommano a ben 718 casi i fenomeni di reato riguardanti il cosiddetto ‘Revenge porn’ in Lombardia, un dato che pone la regione del Nord al vertice della classifica di questi episodi davanti a Sicilia e Campania. Il reato, introdotto dalla Legge 69/2019 riguarda “la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti” come vendetta verso un ex o una ex. Dei 718 reati denunciati, secondo i dati della Direzione centrale della polizia criminale in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre, l’81% hanno riguardato vittime di sesso femminile (per l’83% maggiorenni e per l’89% italiane), episodi distribuiti nell’anno con un andamento altalenante e un picco nel mese di maggio con 86 casi.
A Milano, in particolare, un dato apparentemente confortante arriva dalle statistiche della Questura: confrontando il periodo tra gennaio e settembre 2019 con quello di quest’anno, gli omicidi sono più che dimezzati, da 18 a 7; quelli di tipo cosiddetto ‘famigliare e affettivo’ addirittura passano da 9 a 2, quelli ‘famigliari e affettivi con vittime donne’ da 5 a 2 e quelli commessi dall’ex partner nei confronti della ex da 4 a 2.
Gli atti persecutori calano da 590 episodi a 486, i maltrattamenti in famiglia da 949 a 874. Stabili, invece, purtroppo, le violenze sessuali, con 305 casi rispetto ai 296 dello stesso periodo dello scorso anno. (ANSA).