domenica, Maggio 5, 2024
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“PER COMBATTERE LA POVERTA’ OCCORRE FARE RETE. NON BASTA PRODURRE SERVIZI MA LAVORARE SULLE CONNESSIONI”

“SERVONO MODELLI DI EDUCATION, PERSONE CHE CE L’HANNO FATTA E CHE DIVENTINO AMBASSADOR DEL RISCATTO SOCIALE”

 

OGGI LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI OPERA CARDINAL FERRARI

“ANCHE GESÙ ERA UN CARISSIMO”

UN EVENTO PER RACCONTARE LA LOTTA ALLA POVERTÀ, IERI E OGGI

 

Tra i protagonisti del dibattito Pasquale Seddio, Presidente di Opera Cardinal Ferrari,

Giovanni Bruno, Presidente di Banco Alimentare,

gli assessori Stefano Bolognini e Lamberto Bertolѐ,

 

Il passato è comprensibile soltanto alla luce del presente e possiamo comprendere pienamente il presente alla luce del passato. E anche per poter intervenire sul futuro. Da questa importante considerazione viene alla luce il libro realizzato da Opera Cardinal FerrariAnche Gesù era un Carissimo. Una Storia dell’Opera Cardinal Ferraripresentato oggi a Milano presso il Boga Space alla vigilia della 6° Giornata Mondiale dei Poveri. Un momento importante di confronto per parlare dell’attuale emergenza economica, crisi energetica, rincari e inflazione, nuove povertà, strumenti oggi messi in campo nella lotta all’impoverimento, l’importanza di fare rete tra i mondi della solidarietà e dell’assistenza. Al dibattito, moderato dal Vicedirettore de Il Giorno Armando Stella, sono intervenuti oltre al Presidente di Opera Cardinal Ferrari, Pasquale Seddio e l’autore del libro Massimiliano FratterGiovanni Bruno, presidente Banco Alimentare; l’Assessore al Welfare e Salute Comune di Milano Lamberto BertoléStefano Bolognini, Assessore allo Sviluppo Città Metropolitana, Giovani e Comunicazione; Mons. Luca Bressan, Vicario Episcopale per la Cultura, la Carità, la Missione e l’Azione Sociale; Aldo Scaiano, Presidente de i Gatti Spiazzati.

Il libro ricostruisce storicamente tutte le fasi del lungo ciclo di vita della storica onlus, da sempre punto di riferimento dell’accoglienza all’interno del territorio milanese. Attraverso il racconto di come è nata e si è evoluta L’Opera, sapientemente ricostruito dallo storico e narratore Massimiliano Fratter sotto la preziosa guida del Presidente di Opera Cardinal FerrariPasquale Seddio, non si può prescindere dal ritrovare parallelismi con l’urgenza dell’attuale fase di impoverimento che in questi ultimi anni fagocita fasce sempre più ampie della popolazione. Condizione che suggerisce di portare l’attenzione sulle radici storiche da cui L’Opera è nata. Cento anni di storia, di storie e di Carissimi – così chiamava i suoi “accolti” il Cardinale – riempiono il libro: è un viaggio tra le bombe del 1943, le persecuzioni razziali, gli anni di abbondanza e quelli di carestia. A partire dagli anni della neonata repubblica italiana inizia poi il racconto dell’Opera Cardinal Ferrari così come è conosciuta oggi.

«In un secolo di storia a povertà è ovviamente cambiata, e le cause di essa sono diventate più complesse. Per il futuro serve sì la speranza ma bisogna agire e costruire una rete solida e fattiva con le altre istituzioni. Gli ultimi anni, particolarmente difficili e densi di scossoni, ci hanno fatto vedere la precarietà del territorio milanese. In Opera nel 2021 sono stati distribuiti 2322 pacchi viveri, con un incremento del 52% rispetto al 2019, sono stati erogati oltre 35mila pranzi, quasi 11mila servizi tra docce e quasi 15mila presenze nelle strutture di residenza. I debiti delle famiglie sono in crescita e si prospettano nuovi picchi. Il caro energia si aggiunge all’onda lunga della pandemia e diventa un problema consistente che cerchiamo di affrontare quotidianamente con la nostra attività di accoglienza a 360°» ha affermato il Presidente di Opera Cardinal Ferrari, Pasquale Seddio.

La stessa preoccupazione emerge dalle parole del Presidente di Banco Alimentare, Giovanni Bruno: “I bisogni crescono e cresceranno. Quello che emerge oggi è il grande divario tra chi sta bene e chi sta male e, malgrado l’anno scorso ci sia stata una forte crescita del Pil Nazionale, le persone in povertà assoluta non sono diminuite e la situazione si sta progressivamente aggravando. Per questo è importante creare sinergie, fare rete tra il mondo profit, no profit e le istituzioni. Credo che riuscire a collaborare al massimo per il bene comune sia un imperativo”.

Presente all’evento anche Aldo Scaiano, un ex frequentatore della onlus e presidente dell’Associazione I Gatti Spiazzati – associazione di promozione sociale che organizza passeggiate conviviali a Milano e non solo e che coinvolge anche persone in difficoltà, esodati, disoccupati e senza dimora che raccontano i luoghi e i quartieri attraverso i loro occhi – e che ha raccontato la sua storia: “Nel 2014 ero spiazzato dalla nuova legge che mi aveva spostato la pensione avanti di 5 anni. A 63 anni non si trovava lavoro ovviamente, e quindi con le spalle al muro dovevo vivere al minimo ma volevo arrivare alla pensione che mi ero guadagnato. Sono entrato così in Opera Cardinal Ferrari in cerca di stabilità, e di una rinascita. Così poi è nato il progetto dei Gatti Spiazzati, e le camminate alla scoperta di Milano. Un progetto di riscatto e di rinascita molto importante.”

Un momento importante del dibattito anche la riflessione di Mons. Luca Bressan: “Le povertà nuove e vecchie stanno subendo nella nostra città un incremento. È necessario quando si parla di povertà andare oltre il concetto sociologico e parlare di poveri, di persone che devono essere protagoniste del proprio riscatto. È necessario lavorare tutti insieme non tanto per arrivare all’eradicazione della povertà, ma per dare risposte concrete alle persone fragili. È necessario sempre più lavorare in rete con l’obiettivo di rispondere concretamente, ma anche e soprattutto di creare integrazione e inclusione tra le persone”, suggerisce Mons. Luca Bressan, Vicario episcopale per la Cultura, la Carità, la Missione e l’Azione Sociale diocesi di Milano.

Riflessioni preziose anche dalla voce delle istituzioni che sono sempre in prima fila nella lotta alla povertà. “In uno scenario come quello odierno la comprensione reale dei bisogni è primaria. Importante diventa valorizzare e aumentare le proposte e i progetti di aiuto delle persone in difficoltà. Raccontiamo e valorizziamo le esperienze positive. Diamo dei segnali ai ragazzi e alle persone che si trovano o che si sono trovate in difficoltà, diciamo che c’è una speranza, che c’è una risposta. Cerchiamo di capire quali sono i meccanismi di rilancio con persone che vivono un momento di chiusura e che quindi sono doppiamente difficile da intercettare. Cerchiamo modelli di education, ovvero persone che grazie agli strumenti di aiuto ce l’hanno fatta in modo tale che questi possano essere ambasciatori, testimonial, sponsor e soprattutto veicolo e contatto con chi si nasconde o non è disponibile a farsi aiutare. Così da innescare uno strumento virtuoso di fiducia, fondamentale nella catena dell’assistenza e dell’aiuto” ha commentato Stefano Bolognini, Assessore allo Sviluppo Giovani e Comunicazione della Regione Lombardia.

È necessario non solo fare squadra, ma fare rete. Siamo a quasi 3 anni dall’inizio della pandemia e il Covid è stato uno shock. Un momento di crasi Che ha reso evidente i limiti e amplificato le diseguaglianze, ma al tempo stesso ci ha fatto capire cosa funziona io nostro sistema di welfare. La pandemia ha colpito meno forte dove c’erano reti di supporto in grado di offrire risposte adeguate ai bisogni. Non basta produrre servizi, ma lavorare sulle connessioni. Puntare su welfare territoriali. Dare risposte integrate e non frammentate. Bisogna lavorare sulle connessioni, consolidare ciò che c’è. Il Terzo settore non solo per dare risposte, ma per formulare risposte connesse e integrate” conclude Lamberto Bertolé, l’Assessore al Welfare e Salute Comune di Milano.

A proposito di Opera Cardinal Ferrari…

 

Opera Cardinal Ferrari è un Centro Diurno (8.30-17.00/365 gg) che offre servizi alle persone in grave

marginalità adulta perlopiù senza dimora attraverso servizi di supporto ai bisogni primari (ad esempio: mensa, distribuzione indumenti, sportello salute, docce e igiene personale); servizi di segretariato sociale (ad esempio: sportello di orientamento e informazione, espletamento pratiche, accompagnamento ai servizi del territorio); laboratori creativi per il sostegno educativo e psicologico (ad esempio: sportello di counselling e laboratorio “Felice-Mente all’Opera”, espletamento pratiche, accompagnamento ai servizi del territorio); Distribuzione pacchi viveri contenenti alimenti a lunga conservazione di prima necessità ma anche fornitura periodica di articoli per l’igiene personale e la pulizia della casa. Per le famiglie segnalate come più fragili è previsto un aiuto

rinforzato anche con una spesa di alimenti freschi, sempre provenienti da eccedenze della grande distribuzione salvate dallo spreco; Servizi di accoglienza notturna gratuita per donne fragili (micro comunità: Padiglione “Cielo Stellato”); Residenzialità sociale con Residenza Trezzi e Domus Hospitalis per studenti, lavoratori fuori-sede e persone in trasferta sanitaria presso gli ospedali di Milano con la possibilità di ospitare minori e bambiniDa 100 anni si prende cura di persone che hanno perso tutto, ma non la dignità e la speranza di affrancarsi da una vita difficile: i Carissimi come chiamava il Cardinal Ferrari le persone accolte in Opera. Il fulcro delle attività è realizzato dal volontariato: 200 volontari consentono ad Opera di portare avanti la propria missione a favore delle persone più fragili e deboli.

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